Situato nella moderna città di Torre Annunziata, a circa 4 km da Pompei e 30 km da Sorrento, il sito archeologico di Oplonti è uno dei più importanti della Campania. In epoca romana il suo territorio faceva parte della periferia di Pompei, di cui seguirà, nel 79 d.C., la drammatica fine, a causa dell’eruzione del vulcano Vesuvio. 

La visita, della durata di circa un’ora e un quarto, permette d’ammirare il vasto complesso residenziale, chiamato villa di Poppea, in quanto, attribuito, alla famiglia della seconda moglie dell’imperatore Nerone. Si tratta di una lussuosa abitazione patrizia, estesa su una superficie di oltre 10.000 metri quadri. L’edificio presenta un impianto termale privato ed ambienti caratterizzati da un raffinato gusto decorativo, con mosaici ed affreschi, dall’incredibile stato di conservazione, tra cui spiccano stupende rappresentazioni di: false architetture, nature morte e motivi vegetali.

Diversi sono gli spazi verdi della villa, sia interni che esterni ed, in uno di essi, è stata rinvenuta un’enorme piscina, ben più grande di una vasca olimpica, destinata ad attività sportive e momenti di relax.

L’itinerario può essere integrato con la visita dell’Antiquarium di Boscoreale, posto a pochissima distanza dagli scavi di Oplonti. Si tratta di un piccolo, ma interessante museo, in cui sono custoditi numerosi reperti d’epoca romana, collegati alla vita quotidiana ed all’ambiente naturale dell’area vesuviana. Inoltre, esternamente all’antiquarium, si trovano i resti della villa Regina, abitazione rustica del I sec. a.C., destinata ad attività agricole, in cui è visibile una cella vinaria con grandi anfore, utilizzate per la conservazione del mosto.